Emanuela Cavalca Altan



emacaltan@live.it

Lontano dalle sfilate

24.02.2014 18:46

 A Milano c'erano tre saloni in contemporanea: Super,White e Fashion Factory. Ovviamente tutti e tre dislocati in punti diversi della città.  Forse avrebbe avuto più senso riunirli in una unica zona, ma si sa siamo degli individualisti e non siamo capaci di fare sistema.  Sopratutto sotto il denominatore comune della moda.

Abbiamo visitato un  White stipato, dove era  difficile districarsi : ogni passo s'inciampava in un produttore di sciarpe. Tutti  ricordiamo com'erano interessanti alcune edizioni passate, ricche di contenuti , di ricerca, oggi totalmente assenti. Pare che i produttori abbiamo paura delle novità:copiare costa poco ed è certamente più semplice.

Invece Fashion Factory è stata la parte più stimolante, purtroppo poco comunicata. Quest'anno questa manifestazione  ha voluto proporre ai compratori gli emergenti della ricerca e della cultura della moda.

Siamo rimasti affascinati di fronte alla bravura e alla manualità di due giovani che creano cappelli. Finart è un negozio storico milanese, nato nel 1957, poi grazie all'intuizione dell'ultima erede Jana, è rinata l'arte. Non è certo una artigianalità polverosa, perchè, a detta della titolare, le migliori clienti sono le giovanissime che apprezzano mettersi un copricapo, come facevano le signore di una volta. Una giovane che lavora nel laboratorio si è specializzata a Londra: in Italia non esistono nè scuole nè corsi. Un vero peccato.

Anzi dovremmo sottolineare che le fabbriche italiane di feltri stanno scomparendo, ne sono rimaste poche, perchè anche in questo settore la Cina ci ha soppiantato.